“Sparta e Atene. Autoritarismo e Democrazia”. Di Eva Cantarella

Di Rudy Caparrini

24/02/2021

Un bel libro, di facile lettura e di carattere divulgativo, destinato non sono a specialisti e addetti i lavori, bensì a tutti coloro che siano anche dei semplici appassionati della grande Storia della Grecia Classica. Pur se dedicato a un argomento ampiamento trattato da autorevoli studiosi, il testo offre l’occasione di approfondire tematiche non troppo note inerenti Sparta e Atene, le due città simbolo di uno dei periodi storici che più accendono la fantasia di una moltitudine di lettori.

Eva Cantarella, grande esperta del Mondo Ellenico Classico, offre davvero tanti spunti di riflessione spiegando con stimabile sagacia quali sono state le caratteristiche salienti delle due più importanti Città-Stato della Grecia Antica. L’autrice compie un’analisi a tutto tondo della Storia di Sparta e Atene, partendo da ben prima della cruciale epoca del V Secolo A.C. che vide il culmine dell’inasprimento della rivalità fra le due potenze, culminata in un lunghissimo e fratricida conflitto noto come “La Guerra del Peloponneso”. La Cantarella pone in rilievo sia le più importanti differenze tra le due Poleis, sotto il profilo sociale e politico, sia i tratti comuni che, con sorpresa, emergono dall’analisi delle fonti disponibili e delle interpretazioni storiografiche che si sono succedute anche in epoca recente. Particolare spazio viene dedicato all’educazione dei giovani e alla condizione femminile nelle due città, argomenti trattati con dovizia di particolari.

Il libro è suddiviso in quattro parti: la prima è dedicata a Sparta; la seconda ad Atene; la terza al confronto fra i due modelli dell’autoritarismo e della democrazia con cui Sparta e Atene sono tradizionalmente individuate; per concludere con una quarta parte dedicata a spiegare l’uso (o talvolta l’abuso) che ne è stato fatto delle due Città-Stato in epoca moderna e contemporanea. Da questa ultima parte, la più interessante a parere di chi scrive perché la meno nota al grande pubblico, si evince come Sparta e Atene siano state sovente evocate per giustificare scelte politiche che hanno indirizzato la Storia del Mondo: dai tempi della Rivoluzione Francese, con Robespierre e i Giacobini che esaltano il modello spartano come paradigma delle virtù civili e morali; a Hitler e al Nazismo, che giungono a equiparare l’eroica resistenza di Leonida ed ei 300 Spartani alle Termopili con la battaglia di Stalingrado; all’epoca della Guerra Fredda, con USA nel ruolo di Atene e l’Unione Sovietica in quello di Sparta; fino a giungere ai nostri giorni, con le due città ancora punto di riferimento in dibattiti di natura geopolitica.

Ne scaturisce un testo di grande valore, che incentiva il lettore a scorrere le pagine in modo rapido e appassionante. Un testo “equilibrato”, giacché Eva Cantarella riesce a tenere un profilo equidistante, non schierandosi a favore né di Sparta né di Atene, bensì raccontando i fatti in modo obiettivo. Per tale ragione lo consigliamo per chiunque voglia approfondire la sua conoscenza su Sparta e Atene.

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