Turismo in Grecia, idee per lo sviluppo

Bandiera-grecia

Di Rudy Caparrini

La scorsa settimana ho letto un interessante articolo su Punto Grecia dedicato all’andamento del turismo nella Repubblica Ellenica nel 2015. Con grande piacere ho appreso che il presente anno si caratterizza per avere segnato il record di presenze nella nostra amata Ellade: oltre 26 milioni di visitatori stranieri per ricavi complessivi pari a 14,5 miliardi di euro.

Pur riconoscendo che il settore turistico regala già grandi soddisfazioni alla Grecia, ritengo che vi siano margini per ulteriore sviluppo. Sono convinto di ciò perché l’Ellade non è solo quella che viene tradizionalmente pubblicizzata nei cataloghi (Atene, Cicladi, Rodi, Creta) bensì molto  di più. A tal fine, mi permetto di elencare una serie di idee finalizzate a creare dei percorsi che gli enti ellenici deputati alla promozione turistica potrebbero valorizzare.

Questo è il contributo che il filelleno Rudy Caparrini vuole fornire alla causa.

Prima di tutto, si dovrebbe attribuire l’importanza che merita al Peloponneso. La celebre penisola è ricordata solo per poche località: Micene, Olimpia, Epidauro. Eppure sono tanti altri i luoghi attraenti. Mi viene in mente per prima Sparta, il cui nome è conosciuto in tutto il mondo ma che invece è del tutto trascurata come meta turistica. È vero che Sparta non ha bellezze artistiche di pregio come il Partenone, ma è altresì innegabile che si potrebbe valorizzare meglio quel che c’è basandolo sulle molte leggende ad essa legate: Elena, Menelao, Leonida, la terribile rupe (Keada). Non dimentichiamo, inoltre, che nei pressi di Sparta, alle pendici del monte Taigeto, si trova la cittadella bizantina di Mistrà, ricchissima di bellezze di gran valore culturale. Meritevole di valorizzazione è anche Ithomi, la città degli iloti di cui tanto parla Valerio Massimo Manfredi nel libro “Lo scudo di Talos”. Non si può scordare Corinto, città di grande tradizione storica. Come non citare Pilo col palazzo del saggio re Nestore, oppure Argo e Tirinto, legate all’eroe Ercole. E ancora la zona del Mani, celebrata in modo solenne dallo scrittore inglese Patrick Leigh Fermor. La bellissima Nafplio, prima capitale della Grecia moderna. Tante altre sarebbero le località degne di nota presenti in questa mitica penisola.

Altra idea che mi suggerisce l’eredità della Grecia classica è l’ipotesi di un percorso che evochi L’Odissea. Il governo ellenico potrebbe creare un progetto celebrativo dell’avventuroso viaggio di Ulisse. Si potrebbe valorizzare Itaca, patria dell’eroe omerico, per la quale vale il discorso fatto per Sparta: arcinota nel mondo ma poco frequentata dai turisti. Nel nome di Ulisse potrebbero essere valorizzate tutte le altre zone della Grecia menzionate da Omero.

Il patrimonio storico e artistico dell’Ellade mi induce poi a pensare a degli Itinerari del turismo religioso. Per questo segmento abbiamo in prima fila Monte Athos e Salonicco, la città che può rievocare le lettere di San Paolo, i santi Cirillo e Metodio, la grande tradizione degli ebrei e dei musulmani che hanno vissuto insieme per secoli. Ma potrebbero essere meritevoli di valorizzazione anche Corinto, tanto citata anch’essa da San Paolo, e Patrasso, dove trovò la morte ed è sepolto Sant’Andrea, fratello del più famoso San Pietro. Il turismo religioso è un segmento di grande potenzialità che può portare molti visitatori in più in Grecia.

Queste sono solo alcune idee semplici scritte di getto da un filelleno, che meriterebbero di essere approfondite dagli esperti del settore. La Grecia può avere tante altre risorse da promuovere in ambito turistico: penso ai luoghi di Alessandro Magno, alla Missolungi di Byron, alle Termopili. Mi auguro che i responsabili ellenici del turismo possano impegnarsi per far crescere un settore che ha sfruttato solo in parte le sue infinite potenzialità.